lunedì 25 marzo 2013

Il parlamentare del nuovo millennio


Tre ragazzi si avvicinano a un uomo vestito di stracci, con la barba lunga e un odore acre di sudore stantio.
«E tu cosa sei? Cosa sei, bestia?»
L'uomo non risponde.
«Lo so io cosa sei. Tu sei un parlamentare, bestia, sei un politico del cazzo.»
L'uomo scuote la testa, piano.
«Mi fai schifo, tu e tutti quelli come te. Siete una razza di bastardi, pensate solo a voi stessi, siete una casta, una setta, un comitato di interessi. Siete il vomito di questo sistema malato.»
Abbassa lo sguardo, l'uomo, trema.
«Vi siete presi i nostri soldi, cazzo, ve li siete mangiati tutti e vi manteniamo ancora, a voi cani rognosi! Cos'hai lì, rutto umano, fammi vedere?»
Uno dei ragazzi strappa dalle mani dell'uomo un tozzo di pane raffermo.
«Lo vedi, cane bastardo, lo vedi? Tu sei qui a non fare un cazzo e vivi sulle nostre spalle! Merda umana, che cazzo hai fatto per meritarti un pezzo di pane, eh? E a noi? Cazzo ci spetta, a noi?»
L'uomo solleva le mani, per ripararsi dalle botte.
«Ecco cosa vi meritate, tu e la tua razza di stronzi, vi prendiamo a calci, vi prendiamo a calci in culo perché c'è da raddrizzare le cose, qui, c'è da eliminarvi tutti, voi e i vostri privilegi, siete morti ormai, siete tutti morti!»
I ragazzi si accaniscono sull'uomo, lo prendono a calci, a pugni. Gli strappano le vesti, lo sollevano, lo mordono, lo dilaniano, lo fanno a pezzi.
Se ne vanno via fieri, coperti di sangue.

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