mercoledì 26 dicembre 2012

Favola di Natale



C'era una volta, tanto tanto tempo fa, un piccolo di ramarro buono e moralmente ligio, amato dai suoi rettiliformi genitori e stimato dai compagni di gioco. Prima del letargo, come tutti i suoi amichetti, scrisse una letterina per Babbo Natale e iniziò a fantasticare sulla primavera, quando avrebbe trovato, fuori dalla porta della tana, le zanzare candite che aveva chiesto al vecchio barbuto.
Ma il Male era in agguato, e la sua letterina fu intercettata da uno dei cani zombie al servizio del più malvagio essere del globo terracqueo: Michael Bublè.
Quando l'orrendissimo cantante lesse le parole del piccolo ramarro sorrise con le sue zanne incrostate di sangue, strappò un brandello di carne dal cadavere umano che stava dilaniando e stracciò la lettera. Poi spiegò le sue larghe ali nere, e volò fino alla tana del giovane rettile.
Suonò il citofono e fu proprio il piccolo ad aprire l'uscio, trasecolando di fronte all'essere immondo.
"Ciao piccolo, sono Michael Bublè. Babbo Natale non esiste. Non esiste neanche Gesù bambino, e la Befana è morta di gonorrea."

venerdì 21 dicembre 2012

Fantasia Kitsch (o Opposizione alla Morte)

di Henry Kapdfer, autore del blog Il gxxxxx bluff




Domando: io posso ballare?
Ti prego, dimmi: io devo morire?
Perché se così non fosse permetti al lungo
getto delle ustionanti spire di allungarsi a
lei, incappucciata nella notte pezzata, per
soffocarla di risate zoppicanti.
Dimmi: devo soccombere?
Ti prego, rispondimi: io devo arrostire?
Perché detesto i richiami alati
e il pacchiano ristabilirsi di condanne
classicheggianti.
Azzurro e grasso fucsia.

(29.8.2003)

sabato 15 dicembre 2012

VOTA Il Cucchiaio!

 Per una premiership d'acciaio!

La sezione politica de L'Assurdo è fiera di annunciare la sua prossima partecipazione alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento italiano. In relazione all'esigenza di una leadership forte e credibile, la nostra lista è stata denominata "Il Cucchiaio", così come il nostro candidato premier sarà, per l'appunto, un cucchiaio. Perché? Perché è d'acciaio. Perché è inossidabile. Perché è capiente, e serve a un sacco di cose. L'elenco completo dei nostri candidati sarà reso noto nelle prossime settimane, mentre fin da ora vi invitiamo a leggere i dieci punti del nostro programma, che qui di seguito elenchiamo.


1. No al veteroromanticismo nazionalista e popolare
 Qui ed ora proclamiamo che le nazioni non esistono. L'idea di nazione è una romanticheria ottocentesca, un po' come la pietra filosofale era una bella invenzione medievale. Proponiamo di liberarci dell'idea di nazione e di quella di patria, adattandoci a un pensiero più pragmatico, moderno e duttile. Allo stesso tempo diciamo no all'idea di popolo, contraltare sinistroide di quella di patria-nazione. Sinistroide, certo, ma egualmente veteroromantica e stucchevole.

2. Per una vera riforma costituzionale guidata dal buon senso
Siamo a favore di un graduale passaggio dall'attuale regime democratico a un regime monarchico ispirato al modello alto-medievale. Partiamo da un dato di fatto: tutti hanno a cuore ciò che gli appartiene, molto più di ciò che appartiene agli altri, o di quel che non è di nessuno. Da ciò si desume che, se lo stato fosse proprietà di qualcuno, quel qualcuno lo amministrerebbe nel modo migliore. Seguendo lo stesso ragionamento, pensiamo che il monarca debba essere proprietario anche dei sudditi e che, per il loro bene, dei sudditi debba disporre come meglio crede. A livello territoriale proponiamo un sistema federale di Signori, nominati dal Re, che esirciteranno in sua vece il diritto di proprietà su terre e persone.

3. Sì ai diritti civili
Crediamo fermamente nell'importanza della libertà individuale. Per questo, nei primi cento giorni di governo, renderemo possibile non solo il matrimonio tra esseri umani e animali consenzienti,  ma anche quello tra esseri umani e oggetti. Se voglio sposare una bottiglia e la mia amata, interpellata al riguardo, si avvale del silenzio assenso, quale società civile può impedirmi di vivere il mio amore alla luce del sole?

4. Diamo un futuro ai nostri giovani
 Siamo fermamente convinti che questo momento di crisi vada affrontato con la consapevolezza delle nostre responsabilità nei confronti delle future generazioni. Vogliamo dare ai nostri giovani la possibilità di avere un lavoro sicuro, una casa, di potersi costruire una famiglia e un domani fatto di certezze. Per questo proporremo una decisa riforma della legislazione del lavoro, introducendo tipologie contrattuali innovative, prime tra tutte la mezzadria e servitù della gleba. Perché fare il mezzadro è bello e qualcosa da mangiare ce l'hai sempre.

5. Istituzione del Ministero del Capodoglio
Perchè ci piacciono i cetacei grassi.

6. Creazione di un Regio Esercito
Siamo convinti sostenitori della pace e della fratellanza. Proprio per questo proponiamo, parallelamente alle riforme costituzionali di cui sopra, la creazione di un Regio Esercito all'avanguardia per tecnologie e tattiche di combattimento. Siamo chiamati a difenderci da una pericolosa minaccia, temuta da tutti al punto di non essere nemmeno nominata dai media: questa minaccia è Michael Bublè, che con il suo esercito di termiti mutanti si prepara ad assediare le nostre case e rapire le nostre donne.

7. No alle betulle nei centri storici
Vogliamo fermare il degrado delle nostre città: per questo ci rifacciamo alla proposta del fu movimento politico "Piume di gatto", che per primo ha sollevato il grave problema delle betulle, ormai sotto gli occhi di tutti.

 8. Istituzione della Giornata del Pangrattato
Per celebrare una delle cose più belle al mondo, il diciotto marzo sarà proclamato "Giornata del Pangrattato": tutti dovranno cospargersi il capo di questa meravigliosa polvere granulosa e vagare cantando arie melodrammatiche per le vie di borghi grandi e piccini, con una grattuggia in mano. Alle ore quindici, tutti in piazza a strusciare le natiche sull'asfalto, mangiando fiocchetti di burro e muschio secco.

9. Più attenzione alla religione
 Pensiamo che la spiritualità debba riconquistarsi lo spazio che merita all'interno della vita pubblica. Per questo proporremo un concorso aperto a tutti i cittadini per la creazione di nuove religioni e nuovi culti. Il Credo che risulterà più convincente sarà proclamato, per decreto legislativo, Religione di Stato.

10. No al the alla pesca
Nella nostra lotta contro l'immoralità che dilaga nella moderna società relativista, ci sentiamo di scegliere una posizione forte, dicendo no a una bevanda che è il simbolo stesso dell'immoralità. Lotta senza quartiere, dunque, da parte del Ministero della Salute e del futuro Ministero del Capodoglio, al the alla pesca.

Se vuoi uno stato forte,
se vuoi il bene delle future generazioni,
se sei stufo del relativismo e del the alla pesca,
 alle prossime elezioni politiche

VOTA IL CUCCHIAIO! 



Se non dovessi trovare il nostro simbolo sulla scheda è perchè i poteri forti e la massoneria che governa i destini del mondo hanno trovato il modo di tapparci la bocca ed escluderci dalla competizione elettorale. Ma tu non tacere: disegna sulla scheda il simbolo de "Il Cucchiaio", e facci sopra una bella croce!
   

giovedì 6 dicembre 2012

Infanzia

di Gerilde Williams, esponente del Neosimbolismo Stitico





Da bambina
mordevo i gigli bianchi,
guardando le piovre
che gemevano piano
tra il cemento ed i miei sandaletti,
incastrate dalla mano
fedifraga
di un panetto di burro.
Animata dall'odio
delle siepi di lauro,
punivo latticini
sdegnosi,
vergandoli in faccia
con la consapevolezza
di un ginocchio corazzato.

Eppure  sognavo,
la notte,
di mungere mammelle
di vacca, e sentire
il calore del latte
lambirmi le ascelle.

Infanzia.
Croce e delizia
di ogni lemure
che non abbia barattato
il proprio cuore
con una gemella
impazzita,
dipinta di rosso.