mercoledì 4 luglio 2012

Diventa australopiteco anche tu!

Puntata n°1 di "Essere australopitechi oggi", rubrica regressiva a cura di Grrrugl.

 

In un mondo dove tutto progredisce, dove tutto si evolve, c'è chi sente il bisogno di tornare indietro, di guardare al passato, di primitivizzarsi.
È una  cosa sacrosanta. È una cosa che oggi come oggi è anche doverosa. È una cosa, in definitiva, che a noi de "L'Assurdo" piace molto, e quindi pensiamo sia giusto dedicargli una rubrica capace di dare qualche dritta a chi, come noi, preferisce la preistoria. Seguiteci: ad ogni puntata vi daremo dei piccoli consigli su come diventare arcaici.
E via, dunque!
Sei stufo di questa vita moderna? Non sopporti le convenzioni sociali di oggi? La complessità di questo mondo astruso ti lascia inebetito? Regredisci anche tu! Diventa australopiteco!

Per prima cosa, ricordati che primitivizzarsi non significa solo ignorare la modernità, ma anche (se non soprattutto) lasciare spazio al tuo modo di essere più autentico, primordiale e animalesco.
Concentrati su te stesso!
Lascia perdere quel che c'è fuori, le macchine, i cartelloni pubblicitari, la musica pop che esce da quegli apparecchi demoniaci creati dai moderni.
Ascolta il tuo corpo!
Passa meno tempo a leggere, a guardare la tv, o a smanettare con quelle diavolerie moderne piene di tasti e lucine, e impegnati a sintonizzarti sulle sensazioni: i piedi dentro alle scarpe (che fastidio!), la camicia che strofina sui peli delle braccia, le mutande che costringono i tuoi genitali che, invece, vorrebbero essere liberi di prendere aria.
Asseconda i tuoi bisogni!
Ti prude una chiappa? Grattati! Devi ruttare? Rutta! Provi il desiderio irrefrenabile di toglierti il cerume dalle orecchie con le chiavi della macchina? Ravana liberamente nel tuo condotto uditivo! Ma poi cosa ci fai, tu che vuoi dire basta con la tecnologia, con delle chiavi di un'automobile? A cosa ti serve, quando puoi semplicemente deambulare, come si è fatto per millenni? Non si stava bene anche senza i malefici prodotti dell'industria dei trasporti? 
Tra l'altro, quante riflessioni sa ispirare, il cerume?
Ok, però non riflettere troppo adesso, che fa male.
Annusati l'ascella piuttosto. Inizi a rilasciare un leggero olezzo acidognolo? E qual è il problema? La gente sta lontana da chi puzza e si sa che tra la gente possono celarsi mille nemici. E poi non è bello avere qualcosa come l'odore, che ti ricorda sempre chi sei, e che ti fa sentire vivo?

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