giovedì 2 maggio 2013

Ricordi


L'uomo torna a casa al tramonto, camminando piano. Non c'è nessuno ad aspettarlo: vive solo, e passa gran parte delle sue giornate immerso nel silenzio. È uno abituato a lavorare sodo, ha le mani callose e irrigidite, la pelle arsa dal sole.
Gira la chiave nella toppa, si sfila i vecchi scarponi consumati e si prepara un bagno caldo.
Ci mette un attimo a ricordarsi della pernice morta che ha appeso alla cintura.
L'appoggia alla credenza e si toglie la camicia.
La sbottona lentamente, e nel farlo un'immagine gli si presenta inaspettata: il vecchio armadio della soffitta. È lì che ha riposto i calzoncini corti la vernice rosa, è lì che li aveva lasciati qualche mese prima. L'aveva dimenticato.
Sorride.
Strani, gli scherzi dell'età.
Si versa un bourbon senza ghiaccio, si siede sulla sua poltrona verde, che emette lo stesso scricchiolio di sempre.
Sorseggia piano.
Non sorride più.

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