Si fa prima a dire che cosa non è.
Non è una testata giornalistica.
Non è un cercopiteco.
Non è un tombino intasato.
Non vuole fare informazione.
Non è una cosa di quelle che credono che si debba fare informazione.
Non è una siepe che fatica a crescere.
Non crede, non ha mai creduto e non crederà mai che sia moralmente accettabile bere the alla pesca.
Non vede il meglio o il peggio.
Non vuole costruire niente: preferisce distruggere.
Fisicamente preferisce non descriversi, e infatti non si fa fotografare.
Mentalmente non è stabile, perché gli hanno impiantato due cervelli. Uno è stato creato da una equipe internazionale di scienziati per rispecchiare in pieno il cervello medio di un ventenne di oggi, l'altro è stato riesumato dai millenni passati. Dei due, uno gli permette di entrare in contatto con gli dei, gli spiriti e i più segreti misteri dell'esistenza, l'altro è un po' come cercare di usare un microonde per tagliare il prato, e senza neanche attaccare la spina. Di solito funzionano alternativamente, i due cervelli, ma possono anche andare in sincrono; l'unico problema, alla fine, è capire quale sia l'uno e quale sia l'altro.
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