martedì 16 aprile 2013

Lampioni liquidi


"L'energia vitale di un lampione si comporta come un piccolo reattore nucleare. Non sappiamo quali potrebbero essere le conseguenze di questa scoperta."

Nessuno ascoltò gli scienziati, quando divulgarono i risultati della loro ricerca. I loro moniti furono considerati alla stregua dei vagiti di un talpone peloso, e l'umanità continuò come se niente fosse.
Iniziarono a liquefarsi tutti insieme, i lampioni.
I pali che li costringevano all'immobilità presero a curvarsi, a piegarsi, a contorcersi in forme innaturali.
Alti lamenti metallici si levarono al cielo, e i lampioni si sciolsero in una poltiglia ferrosa, corrosiva, bollente.
I curiosi, scesi in strada per documentare l'evento, furono le prime vittime.
La melma grigia, sempre più fluida e sempre più mobile, si avvinghiò ai passanti, uccidendoli al primo contatto, e iniziò ad aggrumarsi in grandi chiazze, in pozze, in laghi ustionanti.
Radioattivo e schiumante, il metallo liquido ondeggiò, s'ingrossò, calò in un'onda mortale su città e villaggi.

Così si spense la civiltà dell'Homo Sapiens. Come una lampadina che si fulmina.

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